Software Development & Testing

Exploratory testing: cos'è ed esempi concreti di test esplorativo

Scopri i benefici e l'approccio dinamico dell'exploratory testing o test esplorativi per ottenere un software di categoria superiore


Il software testing è un processo fondamentale per garantire un quality software. Lo scopo del software testing è identificare e correggere i difetti nel software prima che venga rilasciato agli utenti. Un exploratory testing è un approccio dinamico e flessibile al testing software, in cui i tester imparano, progettano ed eseguono i test contemporaneamente. Basato sull'esperienza e sull'istinto dei tester, questo metodo può individuare difetti nascosti e fornire preziose informazioni sul comportamento del software.

Cos'è l'exploratory testing

Gli exploratory testing costituiscono un tassello fondamentale nel processo di testing software, permettendo ai tester di scovare bug e difetti altrimenti non individuabili tramite test automatizzati o manuali scriptati.

Esistono infatti anomalie che tendono a sfuggire alle maglie dei test tradizionali: per individuare questi bug con precisione si utilizzano quindi test esplorativi, di solito casuali, che rivelano errori nascosti.

L’exploratory testing si adatta molto bene a casi di test specifici, ad esempio quando è necessario raccogliere rapidamente informazioni su un prodotto o un'applicazione e fornire un rapido feedback, così da offrire una misura sulla qualità del prodotto percepita dall'utente. Nel caso si debbano testare applicazioni piuttosto critiche, i test esplorativi assicurano che non si trascurino i casi marginali, che hanno un impatto potenziale enorme sulla continuità e sulla qualità del software.

Per quanti casi di test e quanti scenari si vadano ad analizzare in maniera pianificata, prima o poi si esauriranno sempre i controlli formali. È lì che entra in gioco l'exploratory testing.

 

Test esplorativi: come trovare i bug in modo efficace

 Per risolvere i bug con efficacia, è cruciale impiegare una combinazione di tecniche, strumenti e metodologie di test esplorativo, oltre a seguire le best practice.

Nel test esplorativo, è cruciale avere una chiara comprensione del software in esame e delle sue presunte funzionalità. Questo consente ai tester di focalizzarsi sulle aree ad alto rischio, riducendo le possibili aree di test. In questo caso, tra le competenze essenziali dei tester c’è la capacità di condurre test in vari contesti e situazioni estreme.

I tool per un test esplorativo favoriscono l'individuazione di un maggior numero di bug nel software. Attraverso funzionalità come la registrazione delle sessioni e gli screenshot, questi strumenti consentono ai tester di documentare i risultati del loro lavoro e comunicarli in modo efficace al team di sviluppo.

Per dominare gli exploratory testing, si devono possedere competenze multidisciplinari, che spaziano dalle tecniche di test alle best practice, dagli strumenti agli approcci. Questo insieme di competenze permette ai tester di individuare e risolvere bug con efficacia, contribuendo a garantire un quality software.

 

Quali sono i vantaggi dell'exploratory testing

Uno dei vantaggi di questo test è che è economico e veloce, ma allo stesso tempo molto efficace. I test esplorativi presentano infatti una struttura snella, facile da descrivere

Un altro vantaggio è che non occorre una gestione strutturale del processo, riducendo di gran lunga i tempi. Esplorare liberamente un prodotto presuppone la semplice segnalazione degli incidenti rilevati dagli utenti, senza vincoli legati alla rigidità di un protocollo.

Non solo: in alcuni test esplorativi, gli utenti stessi valutano se diverse funzionalità siano adatte ai loro reali scenari di lavoro reali, senza bisogno di simulazione. L'aderenza al contesto reale costituisce un vantaggio operativo importante.

 

Esempi di exploratory testing

Per fare un esempio concreto, proviamo a immaginare di portare avanti un test esplorativo su un'applicazione di e-commerce. Invece di seguire un percorso lineare e programmato, come nei test pianificati, si cercherà di esplorare il sito in modo piuttosto casuale.

Si tratterà dunque di simulare un percorso d’acquisto e testare che tutti funzioni correttamente, in modo da garantire al cliente un'esperienza gradevole. Proviamo ad aggiungere alcuni prodotti al carrello, testiamo la navigazione su diverse sezioni del negozio virtuale, avviamo l'esecuzione di ricerche, e infine testiamo il passaggio da un dispositivo all'altro. Questo “errare” da una funzione all'altra ci permette di identificare potenziali errori di navigazione, mettendo in luce quali sono le reali prestazioni del sito, la sua usabilità, e il suo livello di sicurezza.

Potremmo altrimenti provare a testare l'integrazione di una specifica funzionalità in un social network. Immaginiamo di testare una nuova chat, ad esempio. Anziché limitarci a testare la funzione di chat in sé, il test esplorativo ci permette di verificare il modo in cui la chat interagisce con altri elementi dell'applicazione. Si testeranno dunque funzionalità come l'invio di messaggi durante la navigazione, il passaggio da un profilo all'altro, la condivisione di contenuti multimediali e l'accesso da più dispositivi.

 

Best practices per i test esplorativi: scopri i bug nascosti

In un’ottica di bug hunting, la conoscenza dei test esplorativi risulta essenziale per i tester QA. Questo approccio, caratterizzato da una metodologia più aggressiva, mira a individuare i bug nascosti che potrebbero sfuggire ai test scriptati. Mettere in pratica un test esplorativo, quindi, consente ai tester di scoprire tali bug, assicurando un elevato livello di qualità del software.

Gli exploratory testing costituiscono un ambito complesso che esige ai tester flessibilità e adattabilità. La loro disposizione a esplorare nuove vie e scenari, al di là dei casi di test convenzionali, può portare all'individuazione di bug trascurati inavvertitamente durante i test tradizionali.

I tester devono avere una solida comprensione dell'architettura e del funzionamento del software al fine di individuare possibili fonti di bug. Questa conoscenza è fondamentale per progettare casi di test e scenari specifici mirati a questi aspetti fondamentali.

È fondamentale, inoltre, mantenersi aggiornati sulle ultime tendenze del settore, collaborare strettamente con gli sviluppatori e adottare le best practices. Quest'approccio favorisce una cultura collaborativa, offrendo preziose informazioni sulla progettazione e l'implementazione del software. La sinergia tra tester e sviluppatori è determinante per individuare e risolvere rapidamente le potenziali sfide.

 

Test esplorativi Vs. test tradizionali: quali sono le differenze?

Sia l'exploratory testing sia il functional testing condividono lo stesso obiettivo: quello cioè di individuare bug e garantire la qualità del software.

La differenza fondamentale tra test esplorativi e metodi di test tradizionali, tra cui troviamo quelli funzionali, risiede nel loro approccio all'esecuzione. I test esplorativi si configurano come un processo iterativo, permettendo ai tester di apprendere, adattare e ottimizzare i test in corso. Al contrario, i test tradizionali seguono un approccio pianificato, basato su casi di test predefiniti.

Conclusioni:

La distinzione tra test esplorativi e test tradizionali riguarda la struttura e la pianificazione. I test esplorativi offrono maggiore flessibilità e adattabilità e sono ottimali per progetti innovativi e complessi. I test tradizionali, invece, sono più strutturati e pianificati, risultando più idonei per progetti con requisiti predefiniti e funzionalità meno complesse.

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