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User Research, 5 tips per evitare passi falsi nei tuoi progetti

Scritto da Angela Meduri | 3-feb-2025 14.05.34

Una cosa che preoccupa tutte le aziende è il pensiero di creare prodotti o servizi inadatti a soddisfare le esigenze di chi lo userà. Cercare di conoscere al meglio il proprio target è una soluzione ovvia: da qui nasce la user research. Ma non altrettanto ovvio è farla nel modo giusto. Vediamo come massimizzare le proprie possibilità di successo.

Cos’è la user research e perché è fondamentale

La user research è una disciplina il cui fine è comprendere in modo approfondito gli utenti di un determinato prodotto o servizio: le loro esigenze, i bisogni, le motivazioni che li spingono all’acquisto o all’utilizzo di un prodotto, il loro comportamento, cosa usano, cosa userebbero volentieri e i vari contesti d'uso. Così come la market research, si tratta quindi di un ambito di ricerca molto ampio e complesso, che va gestito da mani esperte visto l’impatto che ha sui progetti e, quindi, sul successo delle aziende.

La user research è fondamentale per le vendite di qualsiasi prodotto, digitale e fisico, e anche per la fidelizzazione. Qualsiasi decisione relativa allo user experience design, infatti, dovrebbe essere basata su informazioni concrete e non su supposizioni o esperienza di casi passati. Se l’azienda non conosce in modo approfondito i propri utenti, il rischio di creare soluzioni inefficaci o irrilevanti aumenta a dismisura. Non a caso, le aziende migliori posizionano la user research come prima tappa del percorso di sviluppo o di aggiornamento del prodotto.

User research: diverse metodologie, un solo grande obiettivo

Esistono moltissime metodologie di ricerca, che possono essere usate anche in combinazione tra di loro. In particolare, possiamo suddividerli in due aree: ricerche quantitative e ricerche qualitative, ciascuna con i propri punti di forza e scopi specifici.

Con le ricerche quantitative, l’azienda raccoglie dati numerici e li analizza, così da garantire la massima oggettività su un certo comportamento o una data esigenza dell’utente. Gli strumenti a disposizione dei ricercatori sono moltissimi: gli analytics per quanto riguarda i prodotti digitali, i test A/B, tecnologie avanzate di eye tracking, questionari in formato strutturato e molto, molto altro.

Le ricerche qualitative, invece, si concentrano sulla comprensione profonda delle motivazioni, delle emozioni e dei comportamenti degli utenti, offrendo insight descrittivi che spesso non emergono dai dati numerici. Esempi di metodologie qualitative sono le interviste, i focus group e le osservazioni contestuali, in cui i ricercatori studiano gli utenti nel loro ambiente naturale, così da scoprire bisogni latenti e problematiche quotidiane.

Il fine, però, è sempre lo stesso: conoscere i propri utenti nel modo più approfondito possibile, arrivando a indagare quel complesso di emozioni, pensieri e comportamenti che caratterizza la vita di ognuno. Indipendentemente dal metodo e dagli strumenti usati, infatti, la user research mira a raccogliere informazioni che permettano di progettare esperienze utente in linea con le aspettative del pubblico di riferimento.



Come evitare i passi falsi nei progetti: 5 consigli

Realizzare una user research è tutt’altro che facile. Per ottenere risultati tangibili sono necessarie competenze ed esperienza, perché un errore o un passo falso possono rendere i risultati incompleti o, peggio, non accurati.

Abbiamo quindi confezionato cinque consigli che derivano dalla nostra esperienza e che aiutano le aziende a non scivolare su un argomento così importante. Li facciamo precedere da un semplice invito: fate sempre una user research e fatela in modo professionale. Basta seguire questo consiglio per avvicinarsi al successo.

1.Definite correttamente gli obiettivi della ricerca 

Cosa sperate di scoprire? A quali domande cercate una risposta? Stabilire degli obiettivi chiari e specifici aiuta a mantenere il focus e, soprattutto, serve per scegliere le metodologie e i test più appropriati per il progetto.

2.Mixate metodi quantitativi e qualitativi 

Affidarsi a un solo tipo di ricerca può limitare la comprensione del comportamento degli utenti. Si potrebbe pensare che le analisi quantitative, basate su dati numerici, siano più attendibili di quelle qualitative, ma in realtà sono complementari. Combinare entrambe le metodologie permette di ottenere una visione completa degli utenti, bilanciando l'ampiezza delle informazioni con la profondità degli insight qualitativi.

3.Scegliete i test giusti 

Esistono numerosi metodi e test di user research, ciascuno con i propri punti di forza, limiti e applicazioni specifiche. La chiave è selezionare quelli che meglio si adattano agli obiettivi e al contesto del progetto.

Dato l’ampio numero di opzioni disponibili, scegliere come eseguire una user research può essere complesso. Per questo, la carta del partner esterno specializzato è sempre vincente, perché miscela in modo corretto competenze multidisciplinari, esperienze specifiche di settore e tool all’avanguardia, oltre a poter coinvolgere gli utenti giusti in tempi brevi e in funzione del progetto.

4.Seguite un processo rigoroso

La user research richiede attenzione ai dettagli. È importante seguire un processo strutturato che includa la pianificazione, l'esecuzione, l'analisi e la sintesi dei dati. Questo implica la creazione di un piano di ricerca dettagliato, la selezione accurata dei partecipanti, l'adozione di protocolli standardizzati durante la raccolta dei dati e una attenta gestione dei dati stessi. Un processo rigoroso minimizza il rischio di bias e di errori.


5. Analizzate i dati in profondità

I dati sono ovunque, ma non tutti hanno capacità di trasformarli in insight determinanti. Occorre investire tempo e risorse nell'interpretazione e nella sintesi delle informazioni raccolte: solo in questo modo è possibile creare una base solida su cui intraprendere il processo di design del prodotto o del servizio.

 

Attenzione: non dimenticare gli utenti una volta avviato lo sviluppo

Infine, un consiglio extra da tenere a mente: la user research è la prima tappa della creazione di un prodotto o servizio, ma l’importanza di tenere a mente il punto di vista dell’utente non si esaurisce con l’avvio del processo di sviluppo.

Uno strumento prezioso per verificare di aver messo a frutto correttamente quanto appreso può essere il crowdtesting: attraverso questa modalità, UNGUESS mette a tua disposizione una community globale, che ti aiuta a conoscere cosa pensano gli utenti dei tuoi prodotti e servizi, e ottimizzarli per un lancio di successo.