Le misure preventive dovute all’emergenza sanitaria hanno accelerato (e avvicinato) i rapporti tra consumatori e brand attraverso i prodotti e i canali digitali. L’e-commerce, ad esempio, è passato dall’essere un canale secondario ad avere un ruolo determinante nell’interazione con i clienti (Osservatori – Politecnico di Milano).
In un fase in cui si consolidano nuove abitudini d’acquisto, il mondo digitale e la customer loyalty sono elementi chiave. Capiamo come il crowdtesting può rivelarsi cruciale in questo nuovo scenario di fiducia e attaccamento al brand.
Il panorama che ogni prodotto digitale deve affrontare nell’era post-Covid-19 è pieno di possibilità e di rischi. Da una parte la pandemia ha spinto i consumatori, sia nuovi che esperti, verso il digitale. Dall’altra parte, la responsabilità nei loro confronti è enorme. Per questo è necessario mettere in atto strategie di mantenimento e di consolidamento della fiducia dei clienti che hanno provato e scelto un prodotto o un servizio digitale.
Da qui l’importanza della customer loyalty: una strada che guarda oltre l’abbassamento del churn rate e dell’aumento delle conversioni, che fornisce continui ottimi motivi agli utenti (e continuo valore percepito) per continuare a fidarsi, che fa crescere un business al di là del boom, di un trend, di un picco iniziale. Secondo una ricerca di Yotpo di novembre 2019, i clienti definiscono brand loyalty come un acquisto ripetuto (67,8%), l’affezione per il brand (40%) e la preferenza nonostante il costo (39,9%).
Possiamo dirlo: la customer loyalty è il vero prossimo funnel. Qui i prodotti digitali si giocano davvero tutto per trovare i consumatori giusti: quelli che tornano e che fanno aumentare il retention rate, certo, ma che soprattutto trovano nel brand una relazione oltre che una risposta a un problema.
Nel 2010, all’alba dei social network e dei servizi crowd-based, il pensatore Roger Martin aveva salutato i prossimi anni a venire come l’era del “customer capitalism”.
Nulla di più vero: questa riflessione, che mette al centro i consumatori e come priorità l’utente, è tra le chiavi del successo e del continuo miglioramento di prodotti e servizi. Non è un caso, infatti, se uno studio di Wunderman ha evidenziato che il 79% dei consumatori pensa di effettuare un acquisto presso brand che hanno dimostrato in modo tangibile comprensione e cura nei loro confronti.
Il potere della connessione con i consumatori è l’inizio per una customer loyalty destinata a crescere nel tempo. Tuttavia, una relazione duratura è data dalla volontà di intavolare costantemente e fase dopo fase un dialogo che comprenda la diretta conoscenza dei loro problemi e comportamenti, dello scenario in cui si muovono le persone per poi tradurre i loro bisogni in soluzioni. Questo comporta un effort considerevole e ponderato e una strategia a lungo termine di supporto e incentivi. E di test continui.
Mostrare il valore del brand e la bontà del proprio prodotto ai clienti giusti è un processo che passa attraverso alcune best practice. La condizione affinché la customer loyalty possa crescere è disarmante nella sua semplicità: offrire una buona user experience. Tutto il resto, come vedremo, sono 4 possibili declinazioni e una soluzione che ti aiuterà a conquistare (a lungo termine) i tuoi clienti. Andiamo.
La customer loyalty si basa su un concetto semplice: la capacità sorprendente di comunicare e creare relazioni ricche e personali. Il crowdtesting è quello che in inglese chiameremmo “enabler”: un facilitatore di fiducia, affetto e successo. E che garantisce una situazione win-win per tutti, utenti e business.