Il testing del software, si sa, è una questione complessa. Mano a mano che il software procede lungo il suo ciclo di sviluppo, si sviluppano con lui possibili bug e complicazioni, che notati troppo tardi possono dilatare tempi e costi. La soluzione? Il continuous testing.
Il continuous testing è una pratica pensata per assicurare la qualità del software rilevando errori e criticità in tutte le fasi dello sviluppo e della pipeline di distribuzione, con l’obiettivo di ridurre i tempi di rilascio e i costi di correzione. Assume quindi un ruolo cruciale per un’azienda che adotti un approccio Agile e DevOps, consentendo di superare la possibile contraddizione fra rilasci rapidi del software e qualità dell’esperienza dell’utente a cui è destinato.
I benefici dell’adozione del continuous testing
I vantaggi del continuous testing sono diversi:
- accelera lo sviluppo del software, sia attraverso l’introduzione di test automatizzati sia con la possibilità di realizzare i test in contemporanea allo sviluppo;
- riduce i costi, poiché l’individuazione e la correzione precoce degli errori sono molto meno costose rispetto a quanto accadrebbe in un ambiente di produzione;
- migliora la qualità del software, anche grazie alla possibilità di mantenere la coerenza del codice nei diversi progetti;
- abilita la collaborazione dei team, grazie alla maggior visibilità a cui contribuisce operando in tutte le fasi di sviluppo;
- migliora l'esperienza del cliente, grazie alla risoluzione dei problemi rilevati prima di rilasciare il software nell'ambiente di produzione.
Come adottare il continuous testing con successo?
Ma come introdurre il continuous testing nel ciclo di sviluppo del software in modo conveniente ed efficace?
Nel momento di adottare questa metodologia nella tua azienda, potresti scontrarti con alcune criticità. Ad esempio, non sempre sono presenti in azienda le competenze necessarie per l’ottimizzazione della progettazione dei test. Un altro punto ostico può essere la difficoltà nella gestione dei dati di test. Infine, bisogna essere in grado di garantire l’orchestrazione corretta del processo, fondamentale per il successo del continuous testing.
Il Testing as a service può risultare un rimedio efficace per superare la carenza o l’inadeguatezza delle attività di testing condotte internamente. Anche senza un’esternalizzazione completa, può infatti permettere ai team di sviluppo di rilevare i difetti nelle fasi iniziali del ciclo di produzione e delegare all’esterno le attività frequenti e ripetitive.
Continuous testing: i vantaggi di affidarsi al crowdtesting
Un passo in più del delegare un’attività continuativa di testing può venire dalla scelta di un partner che impiega il crowdtesting, come fa UNGUESS. Sono molti gli esempi di test del software in crowdsourcing che evidenziano l’efficacia di questa metodologia nell’ottenere risultati migliori degli strumenti tradizionali, in tempi più brevi e con costi contenuti.
UNGUESS, in particolare, ricorre a tester, selezionati all’interno di una community profilata, che verificano il funzionamento delle applicazioni in ambiente reale, in logica end-to-end, per una molteplicità di dispositivi e sistemi operativi. L’approccio fresh eye consente inoltre di individuare bug che chi sviluppa o già conosce bene il software potrebbe lasciarsi sfuggire.
Il processo diventa ancora più semplice ed efficiente grazie all’integrazione del crowdtesting con gli strumenti preferiti dagli sviluppatori della tua azienda. In questo modo, se un tester trova un bug e lo segnala sulla piattaforma UNGUESS, ottenuta l’approvazione del test manager, la criticità verrà visualizzata in tempo reale sugli strumenti che gli sviluppatori utilizzano ogni giorno.
Come superare le criticità derivanti dalla sicurezza?
La sicurezza rappresenta un’ulteriore sfida in tutte le fasi di sviluppo che il continuous testing non può trascurare. Un recente report di Sonatype evidenzia, ad esempio, che un download ogni otto di software open source contiene vulnerabilità conosciute. La situazione è probabilmente peggiore per i software proprietari.
Tuttavia, la verifica puntuale del codice per assicurare la qualità del software anche in termini di sicurezza ha costi spesso insostenibili, sia per le software house sia per le aziende che ne fruiscono.
Una risposta efficace sono i bug bounty program, che si appoggiano agli hacker etici per scovare queste vulnerabilità prima dei malintenzionati, così da porre rimedio per tempo. Si tratta di uno strumento efficace, che richiede tuttavia competenze specializzate, strumenti e risorse che spesso le aziende non possiedono. Anche in questo caso possiamo venirti in aiuto: grazie alla piattaforma UNGUESS SECURITY, mettiamo in contatto le aziende con una vasta community di hacker etici.
In conclusione, il continuous testing porta senz’altro molti benefici, in termini di qualità del software, tempi di rilascio e costi. Ma, per essere implementato con successo, richiede competenze e organizzazione che solo un partner qualificato come UNGUESS può fornire.