Crowdtesting

Debug test: come eliminare tutte le criticità con il Crowdtesting

Saper eliminare tutte le criticità nel minor tempo possibile: seppur i bug software siano inevitabili, la più grande sfida è proprio quella di essere capaci di trovarli e risolverli in tempi ristretti


Negli ambienti di sviluppo, il debug test ricopre un ruolo fondamentale per risolvere la maggior parte delle criticità a livello software. Nei team che adottano la metodologia agile, questo test si rivela essere la fase in cui viene speso il maggior tempo disponibile per l’intero ciclo di sviluppo.

In contemporanea, qualora gli applicativi siano già in produzione, il debug test può diventare talmente complesso da rallentare il lavoro degli sviluppatori e anche il time-to-market. Moltiplicando questi aspetti per ogni singola release, il risultato finale è quello di trovarsi di fronte a una notevole riduzione della produttività del team, con ritardi evidenti nel rilascio.

Diventa elemento chiave il saper eliminare tutte le criticità nel minor tempo possibile: seppur i bug software siano inevitabili, la più grande sfida è proprio quella di essere capaci di trovarli e risolverli in tempi ristretti. È proprio in questo contesto che il Crowdtesting può ricoprire un ruolo rilevante.

 

Debug test durante lo sviluppo con il Crowdtesting

Una delle caratteristiche più comuni dei team è quella di focalizzarsi solamente sul codice, per poi svolgere il debug test in un secondo momento. Se da un lato questo processo può portare ad avere risultati teoricamente più rapidi, dall’altro è nocivo per l’intero ciclo di vita del software. Attraverso lo svolgimento del debug test durante lo sviluppo su Crowdtesting, è possibile avere a propria disposizione tester disponibili per verificare la qualità del prodotto, in qualsiasi momento.

In questa fase, il team ha il dovere di focalizzare la propria attenzione verso le parti più complesse e importanti. In contemporanea, anche gli aspetti relativi a design e revisione del codice coprono un ruolo di primo piano.

Grazie all’adattabilità del Crowdtesting nei processi di sviluppo agile, si raggiunge l’obiettivo di introdurre il minor numero possibile di bug critici, spesso causa di malfunzionamenti e crash.

 

Isolare i bug e correggerli con tester esterni

Anche l’identificazione e l’isolamento dei singoli bug è una metodologia che viene spesso adottata per accelerare le tempistiche di rilascio. Quando il team ha avuto conferma di aver trovato un bug, lo step successivo non è quello di andare a correggerlo immediatamente. In primis, è importante introdurre un nuovo test capace di isolare la problematica. Nel caso di fallimento del test, si procede con la risoluzione del bug. Questa fase risulta delicata in quanto può capitare che il nuovo codice possa causare ulteriori bug nascosti.

Seppur questo approccio sia una strategia ottimale per comprendere se il test realizzato sia o meno corretto, dall’altro vi è da considerare la potenziale introduzione di nuove problematiche, che potrebbero tramutarsi in un rilascio in produzione di software con nuovi bug.

Le potenzialità del Crowdtesting permettono di verificare il corretto isolamento dei bug con il supporto di tester, dotati di combinazioni diverse di sistema operativo, device e browser e profilati sulla base di differenti caratteristiche e specializzazioni. Una volta verificata la presenza di bug e apportate le relative modifiche, il team di sviluppo delegherà nuovamente il processo di controllo dei bug alla community di tester. Una volta ricevuti feedback positivi, l’applicativo entrerà in produzione.

 

Cosa fare in mancanza di tempo e risorse per il Debug Test

Di fatto, una delle più grandi problematiche riscontrate durante lo sviluppo è la mancanza di tempo e risorse da dedicare ai test. Se un lato la metodologia agile richiede rilasci sempre più rapidi e un debug test continuo, dall’altro i team hanno come obiettivo primario quello di creare software con il minor numero di bug possibile.

Tuttavia, non avendo tempo e risorse sufficienti per svolgere test manuali e automatizzati, coprendo la maggior parte dei dispositivi, browser e tipologie di sistema operativo a ogni singolo aggiornamento, il risultato finale è la messa in produzione di un software con potenziali malfunzionamenti e problemi nascosti.

Quindi, affidando la caccia ai bug (Bug Hunting) al Crowdtesting, le tempistiche di debug test e rilascio delle applicazioni sono accelerate in quanto il team ha a propria disposizione gruppi eterogenei di utenti, con conoscenze diverse, disponibili on-demand. Quest'ultimi possono essere incaricati con compiti specifici e fornire feedback anche livello di usabilità, per poter migliorare l'esperienza utente, portando a un potenziale aumento della retention. Così facendo, il team non dovrà più occuparsi delle attività di testing, potendosi concentrare sul codice e migliorando il livello produttività.

il metodo Crowdtesting

Similar posts