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Test del software: come funziona e quale approccio scegliere

Scritto da Matteo Toto | 17-ott-2024 7.30.00

Il software testing rappresenta una parte integrante dello sviluppo di un progetto di successo, come ormai universalmente riconosciuto. È uno step fondamentale per garantire la qualità del software e prevenire problemi che potrebbero presentarsi una volta che il prodotto digitale sarà in produzione.

Per farlo, tuttavia, ci sono tuttavia diverse modalità, con diversi casi d’applicazione: vediamo insieme le differenze tra test automatizzati, manuali e in crowd, i benefici e i limiti, per trovare la combinazione che ti consentirà di ottenere i migliori risultati.

 

Cos’è e come funziona il software testing

Il software testing è indispensabile per la verifica e la valutazione del corretto funzionamento della tua applicazione o del tuo prodotto software rispetto alle aspettative di clienti e utenti. Il suo scopo principale è individuare bug, errori o malfunzionamenti che potrebbero verificarsi, sia in generale, sia limitati a particolari casi d’uso.

Per garantire l’efficacia del test è importante considerarlo un processo continuo, da avviare all’inizio dello sviluppo del software e proseguire anche dopo il suo rilascio in produzione. Per questa ragione, è particolarmente utile individuare il test giusto per le diverse fasi e le diverse tipologie di prodotto.

 

Perché è importante il test del software

Facciamo ora un passo indietro, per analizzare le ragioni principali che dovrebbero farti considerare il software testing un passaggio cruciale per garantire un prodotto digitale di qualità, capace di soddisfare le esigenze e le aspettative degli utenti.

Il software testing è indispensabile per:

  • individuare e correggere errori, malfunzionamenti o comportamenti imprevisti;
  • assicurare conformità ai requisiti e rispettare le aspettative dell’utente finale e del business;
  • prevenire e anticipare potenziali problemi che potrebbero emergere durante l’utilizzo del software e causare disservizi, con la necessità di costosi interventi quando sarà in produzione;
  • valutare e migliorare le prestazioni (tempi di risposta, impiego di risorse…);
  • garantire la sicurezza, identificando vulnerabilità e criticità che potrebbero essere fatali in caso di cyber attacchi

Tipologie di test del software

Per raggiungere i diversi obiettivi sopra elencati, esistono diverse tipologie di software testing. Ecco alcune delle principali categorie di test:

  • Test funzionali, che si focalizzano sui requisiti di business dell’applicazione e verificano l'output senza indagare gli stati intermedi del sistema. I test funzionali possono includere diversi tipi di test tra cui, ad esempio, gli smoke test, utili per controllare le funzionalità di base dell’applicazione in modo veloce;
  • Test di integrazione, che verificano se i diversi moduli o servizi utilizzati dall'applicazione funzionino bene insieme. Questi test sono generalmente piuttosto costosi, in quanto richiedono che le diverse parti dell'applicazione siano attive e funzionanti;
  • Test end-to-end, che replicano il comportamento dell'utente nell’ambiente applicativo completo. Efficaci per migliorare la customer experience, ma costosi da eseguire e talvolta difficili da mantenere nel caso siano automatizzati;

  • Test delle prestazioni, utili per valutare le performance con un particolare carico di lavoro. Aiutano a misurare l'affidabilità, la velocità, la scalabilità e la reattività dell'applicazione;
  • Test di regressione, per verificare che l’introduzione di nuove funzionalità non generino instabilità nel sistema;
  • Test di accettazione, indispensabili per verificare che la soluzione soddisfi i requisiti di business e degli utenti, una volta che l’applicazione è completa e funzionante.

Tipi di approccio al software testing

Dopo questo excursus sulle tipologie di test andremo ad affrontare il dibattito, che ancora resta aperto, fra i diversi approcci, in particolare fra test manuali, automatizzati e crowdtesting.

Nei test manuali, uno specialista esegue i casi di test, senza ricorrere a tool o script, ma definendo gli scenari, identificando i casi limite, preparando i set di dati e attivando gli input o le azioni necessarie.
I test automatizzati ricorrono invece a script e tool per preparare i dati ed eseguire i passaggi necessari per verificare lo scenario, in modo automatico.
Il crowdtesting  si basa su una community di tester qualificati, ingaggiati sulla base di specifiche competenze o del target del software da verificare, dotati delle caratteristiche necessarie per mettersi nei panni di un utilizzatore reale.

Ognuno di questi diversi tipi di test del software presenta benefici e limiti: vediamo insieme quali sono, così da aiutarti ad identificare il test o la combinazione di test che ti consentirà di ottenere i risultati migliori.

 

Test del software manuale: vantaggi e svantaggi

Con il test manuale lo specialista ha sotto controllo la situazione e può facilmente trovare visual bug o problemi in ambito User Experience (UX). Inoltre, non ricorrendo a tool, il test potrebbe risultare più economico (rispetto ai tipi di test di seguito illustrati), anche se alla fine il costo dipende dalle risorse umane effettivamente impiegate nell’attività.
D’altra parte, i test manuali sono spesso più lenti, soggetti a errori umani, poco adatti per alcune tipologie come ad esempio gli stress test, oltre a risultare di difficile impiego in casi complessi.

 

Test del software automatizzato: benefici e limitazioni

Il test automatizzato, generalmente implementato da un team di esperti, aumenta la produttività, grazie all’automatizzazione delle operazioni più ripetitive che vanno replicate durante le diverse fasi, e genera un feedback molto più rapido del test del software manuale. In più, il test automatizzato rende agevoli diversi tipi di test anche complessi e consente la verifica rapida di non regressione nel caso di introduzione di nuove funzionalità o modifiche.

In generale, contribuisce a migliorare la qualità del progetto e del prodotto finale, evitando gli errori a cui possono essere soggetti i test manuali, ma ha delle limitazioni. Ad esempio, il test automatizzato non è adatto per trovare i visual bug e altri aspetti legati alla UX, particolarmente critici per app e siti web.

 

Test del software con crowdtesting: i punti di forza

Queste ultime capacità sono invece fra i punti di forza del crowdtesting, che si basa sull’impiego di tester selezionati all’interno di una community profilata, che verificano in parallelo il funzionamento delle applicazioni in un ambiente reale, in logica end-to-end, per una molteplicità di dispositivi, ambienti, sistemi operativi.

Fra i principali vantaggi, va sicuramente segnalata la rapidità della risposta e i costi contenuti rispetto all’utilizzo di risorse dedicate o all’uso di strumenti automatici costosi.
Un altro importante beneficio che offre questa modalità di test del software è l’approccio fresh eye, che consente di individuare bug che chi sviluppa o chi già conosce il software non riesce a trovare.

Tipo di test 

Vantaggi e punti di forza 

Svantaggi e limitazioni 

Manuale 

✅ Facile individuare visual bug e problemi UX 

✅ Generalmente economico (dipende dalle risorse impiegate) 

❌ Lento 

❌ Soggetto a errori umani 

❌ Poco adatto per test complessi 

Automatizzato 

✅ Elevata produttività 

✅ Feedback rapido 

✅ Migliora la qualità del software 

✅ Ideale per test di non regressione e operazioni ripetitive 

❌ Non individua visual bug o problemi di UX 

❌ Poco adatto ad app e siti web 

❌ Generalmente costoso 

 

Crowdtesting 

✅ Tester qualificati verificano il funzionamento in ambiente reale, su diversi dispositivi e sistemi operativi 

✅ Efficace soprattutto per test end-to-end e UX 

✅ Costi ridotti e feedback rapido 

❌ Mancanza di controllo diretto sui tester 

❌ Possibile copertura limitata sulle configurazioni di dispositivi e ambienti 

❌ La frequenza dei test dipendente dalla disponibilità dei tester 

Gran parte dei limiti indicati nella tabella sono superati dall’approccio UNGUESS al crowdtesting e dalle modalità di selezione della community di tester.

 

Perché integrare test del software automatizzati e crowdtesting

L’integrazione fra test del software automatizzati e il crowdtesting, che risultano fra loro complementari, fornisce una maggior completezza alle attività di controllo di qualità del prodotto, contribuendo a migliorare e accelerare il processo di sviluppo del software nel suo complesso.
Tuttavia, il mercato dell’offerta raramente offre o facilita questa possibilità. Le aziende che si occupano di test del software tendono infatti a specializzarsi in una o nell’altra tipologia.

Grazie alla stipulazione di partnership e alla presenza di esperti anche all’interno del team, UNGUESS riesce a differenziarsi e offrire questo approccio integrato al test del software per assicurare la più alta qualità possibile.