Il detto secondo cui “si acquista un’esperienza, non un prodotto” diventa sempre più vero col passare del tempo. Perché in fondo ci siamo passati tutti: un telecomando complicatissimo da usare, un eCommerce con una procedura d’acquisto laboriosa, un’app con tempi d’attesa infiniti ci hanno semplicemente portato altrove. Ed è per questo che ogni produttore che si rispetti dovrebbe investire in una procedura nota come UX audit.
UX audit, cos’è e quando va fatto
Partiamo con la definizione da manuale. UX audit è un processo finalizzato a fornire una valutazione sistematica dell'esperienza utente di un prodotto (soprattutto, digitale), con l’obiettivo di evidenziare problematiche di usabilità, accessibilità e performance che possono compromettere l’esperienza stessa. Lo scopo è, ovviamente, quello di fornire spunti di miglioramento e di riprogettazione dell’UX stessa.
Realizzare un UX audit è tutt’altro che banale, ma in molte circostanze è quasi obbligatorio. Quando si lancia un nuovo prodotto digitale, per esempio, è fondamentale comprendere il suo impatto sul pubblico, e lo è anche dopo aggiornamenti significativi che possono aver alterato l’esperienza dell’applicazione o del sito. E poi ci sono tanti casi meno piacevoli, come un calo del traffico del sito web, KPI di fidelizzazione insoddisfacenti, un aumento dei reclami e via dicendo. Visto che la UX ha un impatto straordinario sui risultati commerciali di qualsiasi prodotto, un movimento non previsto degli indicatori (in senso negativo) rende consigliabile un audit UX.
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Come si organizza e si esegue un UX audit
Non esiste un solo metodo per realizzare un UX audit strutturato. Possiamo però ipotizzare un buon esempio di percorso efficace.
- Innanzitutto, qualsiasi progetto richiede di definire chiaramente l’obiettivo (es, ridurre il bounce rate del sito). In questo modo è più semplice individuare gli aspetti dell’esperienza utente su cui concentrarsi, come la navigazione, la chiarezza dei contenuti, la velocità di caricamento delle pagine, l'accessibilità e la facilità d'uso delle funzionalità.
- Analizzare i dati e le informazioni già disponibili. Per definizione, un prodotto digitale genera dati, analytics e, se è già sul mercato, chiamate al contact center, feedback, interazioni e via dicendo. Miscelando queste informazioni con semplici interviste ai product owner, si ottiene una base informativa eccellente da cui partire con l’audit.
- Scegliere (e implementare) la metodologia più appropriata. Qui si apre davvero un mondo, perché è possibile adottare test di usabilità con utenti reali, interviste one-to-one con il pubblico target, sistemi automatizzati come le heatmap e il tracking dei movimenti, ma senza dimenticare l’analisi dei competitor, survey e questionari assortiti.
A livello di metodo, è piuttosto comune e certamente efficace la cosiddetta valutazione euristica. È un metodo utile a identificare problemi di usabilità, che consiste nel far eseguire ai valutatori dei task basati su specifiche linee guida, su cui ottenere un feedback. A livello di usabilità, il punto di riferimento sono le 10 euristiche di Jakob Nielsen, che rappresentano di fatto un framework su cui costruire gli specifici test da sottoporre agli utenti.
I test euristici consentono di identificare buona parte dei problemi di usabilità, ma è molto utile combinare diverse metodologie. Ad esempio, condurre (anche) dei test di usabilità con utenti reali tramite l’approccio crowdtesting, per osservare come una larga pletora di individui con diversi dispositivi e sistemi operativi interagiscono con il prodotto e identificare eventuali problemi. Può essere utile anche condurre dei sondaggi per capire i motivi delle loro azioni.
- Effettuare analisi del visual design, di accessibilità e di compliance, tutte indispensabili in uno UX audit di alto profilo.
- Analizzare i dati e le informazioni raccolte, identificare punti di forza e lacune che potrebbero condizionare l’adozione e il successo del prodotto, ed estrarne raccomandazioni utili. Segue, solitamente, una fase di generazione del report e di presentazione dei risultati.
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Gli strumenti per analizzare la user experience
Per concludere, quali sono gli strumenti utili a eseguire un UX audit? Ecco i più utilizzati.
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