In mercati sempre più competitivi e affollati, differenziarsi è tutt’altro che semplice. Oggi, infatti, non basta creare qualcosa di diverso: bisogna fare in modo che la diversità intercetti e soddisfi meglio le esigenze del proprio pubblico rispetto ai competitor. È per questo che esistono i benchmark test.
I 7 volti del benchmarking, dalla strategia al prodotto
Basta una ricerca su Google per realizzare che al termine benchmarking sono associate centinaia di definizioni. L’elemento comune a tutte le forme di benchmarking è la comparazione, basata su metodologie solide, tra due (o più) prodotti, servizi, processi, strategie, best practice etc. Non necessariamente il confronto è con i competitor, può essere anche interno tra team, divisioni, prodotti e business unit.
Il benchmarking è diventato nel tempo una disciplina molto ampia, con diverse sottocategorie e complessità dilagante. Quello che approfondiremo in questo articolo è il product benchmarking, ma non senza darvi prima una panoramica delle tipologie più importanti:
Product benchmarking: cos’è e perché dovresti farlo
Il product benchmarking è la pratica con cui le aziende confrontano il loro prodotto (fisico o digitale che sia) con quello dei concorrenti per migliorare le sue performance sul mercato e ottenere più vendite, più utenti soddisfatti e minore rischio di recensioni negative, resi, recessi e disdette.
Il prodotto può essere analizzato sotto diversi punti di vista: quello esperienziale, di pricing, di strategie e attività di marketing, di qualità del customer care e altro ancora. Insomma, prima di effettuare un benchmark test bisogna avere le idee molto chiare sul suo scopo e sulle informazioni che si vogliono ottenere, perché il rischio di disperdere energie e risorse è (molto) fondato.
Qualunque sia il suo scopo, il benchmark test porta diversi benefici: ti condividiamo qui i cinque principali.
Come realizzare un benchmark test di prodotto
Il benchmark test è un aspetto fondamentale nel processo di sviluppo e nel ciclo di vita del prodotto. Per ottenere risultati significativi, il test deve seguire una metodologia rigorosa che tenga conto del tipo di prodotto, degli obiettivi da raggiungere e del contesto competitivo. Siamo consapevoli di dover generalizzare, ma è anche vero che il metodo ha degli elementi comuni a tutte le tipologie di prodotto. Ecco quindi come puoi mettere il benchmark testing in pratica, step by step.
Se il processo è stato condotto in modo corretto, ci sono almeno tre effetti positivi:
- capisci che cosa differenzia (davvero) il tuo prodotto dalla concorrenza;
- raccogli le preferenze degli utenti, ovvero cosa apprezzano delle soluzioni concorrenti;
- verifichi se gli elementi di specificità del tuo prodotto sono effettivamente apprezzati dal tuo target e possono aiutarti ad acquisire quote di mercato.
A questo punto, quando è possibile, puoi usare queste indicazioni per intervenire sul prodotto e aumentare le possibilità di successo.
Il nostro servizio di benchmark testing
In UNGUESS, ci occupiamo (anche) di benchmark testing perché la consideriamo un’attività fondamentale per il successo delle aziende. Il nostro servizio in crowdtesting, sfrutta il coinvolgimento di una community di utenti reali e profilati da cui selezioniamo solo quelli che corrispondono al target del tuo prodotto. Questo approccio ti fornisce informazioni di valore, tra cui:
- quali sono le funzionalità preferite dagli utenti,
- che tipo di esperienza si aspettano e quale competitor si avvicina di più,
- come usano il prodotto o come vorrebbero usarlo.
Ci facciamo carico dell’intero processo: dalla scelta del pubblico alla definizione dei test e degli obiettivi, alla creazione di sondaggi, fino alla realizzazione di relazioni dettagliate su cui costruire il successo presente e futuro del prodotto e/o della soluzione. Mettici alla prova!