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Black Friday: i trend più rilevanti nella ricerca UNGUESS e Scalapay

Oltre 1500 interviste tra Italia, Francia e Spagna per indagare elementi come capacità di spesa, intenzioni d'acquisto, prodotti preferiti e abitudini


Oltre 1500 interviste tra Italia, Francia e Spagna per indagare elementi come capacità di spesa, intenzioni d'acquisto, prodotti preferiti e abitudini. Con un focus sull'impatto ambientale dello shopping online.


La questione ambientale è un tema ormai noto, di cui - fortunatamente - si discute sempre di più. Tutti, infatti, nel nostro piccolo cerchiamo di essere più attenti, anche perché gli effetti del riscaldamento globale sono ormai purtroppo noti. C’è chi decide di seguire una dieta più vegetale, chi acquista perlopiù locale e chi invece presta attenzione a non esagerare con riscaldamento e aria condizionata. Verrebbe da pensare, quindi, che c’è anche più attenzione nei confronti dello shopping, anche perché quello online, ad esempio, genera addirittura il 7% delle emissioni di gas serra[1].

Purtroppo però non è del tutto così, e lo dimostra la recente survey condotta da UNGUESS (https://unguess.io/it/),  azienda attiva nel settore del crowdsourcing per test di servizi digitali e Scalapay (https://www.scalapay.com/it), realtà fintech principale operatore del Sud Europa nel mercato del Buy Now Pay Later.

Secondo il sondaggio, infatti, solo il 12% degli italiani prende in considerazione seriamente l’impatto ambientale degli acquisti, una percentuale in linea con Spagna (11%) e Francia (17%). Complessivamente, in tutti e tre i Paesi, i più attenti al tema sono risultati essere i ragazzi della GenZ, fanalino di coda invece i Boomers dai 59 anni in su. È spiacevole vedere poi che ci sono persone che negli acquisti in ottica Black Friday non prenderanno per nulla in considerazione la tematica ambientale: in tutti e tre i Paesi si parla del 9,98% dei rispondenti al sondaggio, una percentuale bassa ma comunque rilevante.

Ma non solo attenzione all’ambiente: l’analisi di UNGUESS e Scalapay ha infatti voluto prendere in esame anche ulteriori parametri, volti ad approfondire - anche più in generale - il sentiment di Italiani, Spagnoli e Francesi nei confronti di questo Shopping Day così atteso. Particolare riguardo è stato riservato al Buy Now Pay Later (BNPL), un innovativo metodo di pagamento in crescita costante che permette ai consumatori di effettuare acquisti immediati e pagare a rate, senza interessi. Un tema di grande rilievo a cui è stato dedicato un focus specifico nella ricerca.

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Acquisti pianificati o “se vedo qualcosa compro”?

Nel 74% dei casi gli intervistati hanno dichiarato di prediligere la pianificazione degli acquisti, con un budget medio di spesa di 238 euro per l’Italia, 273 euro per la Spagna e ben 309 euro per la Francia. A capo vi sono i Millennials che saranno coloro che spenderanno di più: in media più di 272 euro a persona.

Nel confronto con gli altri Paesi, gli Italiani sembrano essere quelli che pianificano meno, e al tempo stesso utilizzano gli acquisti fatti in occasione del Black Friday per anticipare i regali natalizi molto di meno di quanto fanno i vicini Francesi.

Ma, parlando di budget a disposizione, non tutti vorranno spendere la stessa cifra dell’anno scorso, anzi: il 19% degli Italiani ha dichiarato di voler spendere di meno, così come il 31% dei Francesi e il 18% degli Spagnoli.Insomma, tra inflazione e aumento delle spese, non tutti possono dedicare allo shopping le stesse risorse degli anni precedenti, anche se comunque la percentuale più ampia degli intervistati ha dichiarato di voler spendere più o meno la stessa cifra” commenta Alessandro Caliando, Head of UX di UNGUESS.

Il Buy Now Pay Later: un supporto alla gestione del proprio budget

La ricerca ha anche analizzato abitudini e preferenze delle persone rispetto all’adozione del Buy Now Pay Later (BNPL) come strumento di rateizzazione degli acquisti.

L'interesse per l'uso delle soluzioni BNPL nel prossimo Black Friday coinvolge circa la metà dei rispondenti italiani (52%), superando le percentuali registrate in Francia (42%) e Spagna (36%). Questo dato riflette, d'altra parte, il fatto che il 40% degli italiani ha già adottato in passato il BNPL, una quota significativamente più elevata rispetto alla diffusione tra i francesi (28%) e gli spagnoli (27%).

L’indagine ha anche evidenziato la convergenza di opinioni tra i vari Paesi coinvolti, specialmente per quanto riguarda la percezione del BNPL che, secondo due terzi degli intervistati, rappresenta un ausilio efficace per una gestione migliore del proprio budget. Inoltre, la maggioranza dei consumatori ha manifestato una preferenza per l'utilizzo del BNPL rispetto all'opzione di addebitare gli acquisti sulla carta di credito o ricorrere a forme di finanziamento.

Dall'analisi è pure emerso che la flessibilità nella scelta della frequenza di pagamento delle rate, come ad esempio mensile o settimanale, costituisce un elemento di rilievo nell'adozione delle soluzioni BNPL. Questa caratteristica risulta particolarmente significativa per circa 3 individui su 4, senza differenze geografiche.

E in caso di dubbi sulla scelta del BNPL? L’abbinamento a un’offerta o promozione specifica può rivelarsi una leva chiave nella decisione di adottarlo come metodo di pagamento.

Quando si fanno principalmente gli acquisti? Mattina, pomeriggio o sera?

In questo caso è interessante notare come in ogni Paese vi siano abitudini differenti: in Francia si prediligono gli acquisti la mattina (46,36%), in Italia la sera (37,53%), mentre in Spagna il pomeriggio (45,79%).

Online vs offline: il web vince a mani basse

Nella stragrande maggioranza dei casi, gli intervistati hanno dichiarato che faranno solo acquisti online: parliamo del 52,77% dei rispondenti francesi, del 71,72% dei rispondenti italiani e del 51,32% dei rispondenti spagnoli. A livello generazionale, è la GenZ la più propensa a fare acquisti in negozio (15,98%), insieme ai Boomers (15,94%). Parliamo comunque di percentuali che - se confrontate con la volontà di acquistare online - rimangono molto inferiori.

La scomparsa dei tablet tra i dispositivi di navigazione: vince lo smartphone (49,50%) e in seconda battuta il PC (47,38%)

Lo smartphone viene preferito soprattutto dai Millennials (52,97%) e dalla GenX (49,26%); mentre i Boomers (68,97%) e la GenZ (50%) preferiscono utilizzare il PC.

“È stato molto interessante realizzare questa analisi poiché ci ha permesso di evidenziare dei dati che non immaginavamo, ad esempio abbiamo notato che l’utente medio generalmente non presta troppa attenzione all’impatto ambientale degli acquisti fatti online, in controtendenza rispetto agli ultimi anni in cui la questione sulla sostenibilità ha preso il sopravvento in tutti i settori - afferma Caliandro - Un altro dato interessante è invece l’abbandono del tablet per gli acquisti online, che oggi invece vengono effettuati e pianificati prevalentemente su smartphone. Questo sicuramente porta a galla, ancora una volta, l’importanza della progettazione di siti web sempre più mobile friendly, poichè tutto ormai viene organizzato su questo piccolo schermo. Inoltre, dalla survey emerge che ogni fascia di età ha le sue caratteristiche e le sue esigenze, è fondamentale quindi nel momento in cui si progetta un servizio, immaginare il proprio target di riferimento per creare un’esperienza di acquisto totalmente in linea con gli utenti finali.”

“In un panorama in costante evoluzione è fondamentale continuare a impegnarsi per approfondire le preferenze dei consumatori. Questo ci guida nella continua offerta di soluzioni innovative in linea con le loro mutevoli esigenze che contribuiscono a ridefinire l'esperienza di shopping, specialmente nell'e-commerce. I dati emersi attestano in modo chiaro che la consapevolezza riguardo al Buy Now Pay Later ha acquisito un ruolo centrale nelle decisioni di acquisto. È ora considerato un valido strumento per migliorare la gestione del proprio budget, offrendo un'opzione di pagamento flessibile e conveniente. Questa opzione sarà di supporto fondamentale per coloro che desiderano sfruttare le offerte del Black Friday, rendendo l'esperienza di shopping ancora più sostenibile e gratificante”, commenta Simone Mancini, CEO di Scalapay.

 

UNGUESS

Nata nel 2015 all’interno del centro di ricerca “Mobile Lab” del Politecnico di Milano da un’idea di tre ex studenti - Edoardo Vannutelli, Filippo Maria Renga e Luca Manara, oggi Ceo della startup - UNGUESS è stata la prima in Italia ad utilizzare la metodologia del crowdtesting per ottimizzare qualità, sicurezza ed esperienza d’uso dei prodotti e servizi digitali delle aziende. Grazie al crowd ed alla piattaforma tecnologica integrata, UNGUESS riesce ad offrire in modo veloce ed efficace test, approfondimenti e feedback rilevanti perché provenienti da persone reali altamente coinvolte e da una grande varietà di dispositivi ed interfacce digitali disponibili. L’offerta commerciale di UNGUESS si basa su tre principi: 1. il supporto offerto al cliente lungo l’intero ciclo di sviluppo e ottimizzazione digitale: dalla qualità e dal corretto funzionamento del software, alla sicurezza delle soluzioni digitali rilasciate, all’analisi della User e Customer Experience; 2. un elevato livello di ingaggio e di supporto fornito sia dal crowd che dai professionisti di UNGUESS; 3. un modello di pricing flessibile e scalabile basato su token a consumo.
UNGUESS nel gennaio del 2023 ha chiuso un aumento di capitale di oltre 10 milioni di euro guidato da Fondo Italiano d’Investimento SGR, attraverso il Fondo Italiano Tecnologia e Crescita – “FITEC” a cui hanno partecipato anche P101 SGR con i suoi due veicoli: Programma 102 e ITA500, gestito in delega per Azimut, Italian Angels for Growth (IAG), Club degli Investitori e Club Italia Investimenti 2.

 

[1] Il sondaggio ha coinvolto 1500 partecipanti: 500 in Italia, 500 in Francia e 500 in Spagna.

[1] Source.

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