Crowdtesting

Come migliorare la CRO grazie al Crowdtesting

Quando si lavora per migliorare la CRO uno dei modi per ottenere risultati soddisfacenti e duraturi è proporre all’utenza un progetto che garantisca un’esperienza eccezionale, senza intoppi, problemi e ostacoli. Ed è qui che entra in gioco il Crowdtesting.


Attrarre gli utenti all’interno di un’app, un sito o un e-commerce e coinvolgerli è tra le sfide principali delle aziende che operano online. Oggi i business non si devono focalizzare semplicemente sulla SEO, in modo da aumentare la visibilità delle piattaforme sui motori di ricerca, ma devono impegnarsi a ottimizzare il tasso di conversione.

La CRO (Conversion Rate Optimization) raggruppa tutte le operazioni necessarie per incrementare le conversioni e ridurne, così, il costo di acquisizione, aumentando i ricavi generali del progetto online.

La CRO si può gestire su più fronti: come UX e UI design, ma anche analisi dei dati, SEO, copywriting e content marketing.

Ma, ancor prima di lavorare su questi elementi, uno dei modi per ottenere risultati soddisfacenti e duraturi è proporre all’utenza un progetto che garantisca un’esperienza eccezionale, senza intoppi, problemi e ostacoli.

Per raggiungere questo obiettivo è cruciale sapere bene cosa vuole e cosa preferisce il target in termini di funzionalità, navigazione, struttura, modalità d’uso e così via. In questo contesto, il Crowdtesting svolge un ruolo fondamentale perché raccoglie tutte le informazioni essenziali che permettono di migliorare un progetto online, come un sito web, un e-commerce o una app, ancor prima del lancio ufficiale sul mercato.

Vediamo, nel dettaglio, come il Crowdtesting può migliorare la CRO e contribuire all’aumento di fatturato di un progetto online.

Cos'è la Conversion Rate Optimization (CRO)

Con il termine “conversione” nel marketing si fa riferimento a un processo porta l’utente o semplice visitatore del sito web a compiere un’azione specifica. Per esempio, si parla di conversione quando viene effettuato un acquisto in un e-commerce, oppure quando l’utente si iscrive alla newsletter compilando l’apposito form presente nel sito del brand. O, ancora, una conversione, può essere il download di un coupon in una landing page di un negozio fisico.

La conversione è, quindi, la trasformazione di un semplice utente in un cliente.

L’ottimizzazione del tasso di conversione, la CRO, è il processo che determina l’aumento della percentuale di conversione. Per raggiungere questo obiettivo vengono intraprese determinate azioni mirate a migliorare diversi parametri, funzioni, aspetti tecnici della piattaforma web, in modo da renderla più accattivante, usabile e interessante per l’utenza.

Perché la CRO è importante per il tuo business?

Con l’aumento incessante di siti web, e-commerce e altre piattaforme online, oggi il mercato è estremamente competitivo. Ogni organizzazione desidera che l’utente si trasformi in un cliente affezionato e fedele. Tuttavia, vincere questa sfida è difficile, soprattutto se il tuo sito o la tua app non offrono al pubblico un’esperienza eccezionale sotto ogni aspetto. Il tuo utente impiegherà pochi secondi a uscire dal sito e affidarsi a un competitor.

La CRO può permetterti di trovare soluzioni durature e davvero efficaci. Se soddisfi le aspettative dei visitatori, loro faranno il primo passo fidandosi di te e attuando la prima conversione, magari iscrivendosi alla newsletter dell’e-commerce. Se continui a convincerli possono effettuare il primo acquisto ed eventualmente trasformarsi in clienti fedeli, facendo shopping abitualmente nel tuo negozio online. Lo stesso ragionamento vale per chi ha un’app, un sito istituzionale o altro tipo di piattaforma.

Si tratta di un processo che richiede studio, cura e impegno costanti.

Ecco alcuni motivi per investire nella CRO:

  • Offre tante informazioni sulle prestazioni del sito o della app. È possibile identificare e intraprendere le azioni di miglioramento necessarie per rendere più efficace qualsiasi progetto online.

  • Riduce il costo di acquisizione del cliente (CPA - Cost per Acquisition): con lo stesso budget si ottengono più clienti e si migliorano, così, i ricavi. Inoltre, il denaro che si risparmia grazie alla CRO può essere investito per altre attività rendendo il progetto sempre più remunerativo.

  • Permette di fidelizzare i clienti, uno dei maggiori risultati a cui ambire. Infatti, un cliente fedele è un fermo sostenitore del marchio: non solo effettua acquisti ripetuti nel tempo, ma genera un passaparola positivo con amici e parenti ed è quindi una fonte pubblicitaria a costo zero.

  • Attira i clienti dei competitor e li porta ad affidarsi alla tua azienda

  • Permette di incrementare il Customer Lifetime Value (CLTV) ovvero il tempo medio di vita del cliente, riducendo così il tasso di abbandono del carrello oppure il tasso di rimbalzo del sito web. L’obiettivo è creare un percorso pensato per il cliente, che possa davvero renderlo via via sempre più felice e soddisfatto dell’esperienza.

5 modi in cui il Crowdtesting può migliorare la CRO

Per trasformare un semplice utente in un cliente fedele pronto a promuovere il brand nella sua cerchia è necessario offrirgli un prodotto davvero eccezionale che possa coinvolgerlo fin dal primo accesso al sito o all’app.

Il Crowdtesting è il modo più innovativo ed efficace per raggiungere con successo questo obiettivo. Ecco 5 modi in cui può migliorare il tasso di conversione:

  1. Offre feedback in tempo reale: Con l’aiuto di tester professionisti brand e aziende possono ottenere feedback, opinioni e suggerimenti in tempi molto brevi. È possibile identificare immediatamente anche piccoli intoppi o errori che potrebbero compromettere il processo di conversione. Questi miglioramenti non potrebbero essere conseguiti affidandosi a gruppi di tester troppo piccoli, per questo motivo è cruciale rivolgersi ad agenzie specializzate che possono contare su community ampie e competenti.

  2. Permette di identificare problemi tecnici ostici o invisibili usando metodologie di test tradizionali. Tutto ciò avviene grazie a community eterogenee che usano dispositivi, funzioni e connessioni differenti.

  3. Migliora l’esperienza dell’utente, una componente fondamentale per la CRO. Infatti, le conversioni possono crollare quando siti e app sono difficili da usare o navigare. Grazie al Crowdtesting si effettua un controllo approfondito di tutti gli aspetti di un progetto: dal layout, al design, all’accessibilità e usabilità del prodotto.

  4. Aiuta le organizzazioni a scalare le capacità di testing individuando subito problemi comuni e ricorrenti e riducendo ulteriormente i tempi di lavoro.

  5. Permette di avere un campione di tester eterogeneo: la community di tester è composta da persone differenti per età, genere, provenienza, cultura e così via. Ciò consente di individuare sempre il campione di tester più adatto in base al progetto su cui lavorare.

In conclusione, la CRO è la strategia migliore da sfruttare per aumentare i ricavi di qualsiasi progetto digitale, da un sito, a un’app, fino a un e-commerce, senza aumentare l’investimento nel marketing. Il Crowdtesting è lo strumento che può dare la spinta necessaria alla CRO per raggiungere risultati eccezionali.

 

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